Siamo tortorini

Testi di Martina Stipi | Foto di Mario Piavoli | Progetto grafico Bunker

Ogni cellula del nostro corpo ricorda: ci fu un tempo in cui eravamo terra d’Africa dalle vibranti sfumature rosse, ocra, nere. Ci fu un tempo in cui era Madre terra a farci inginocchiare. Ora c’è un tempo in cui proviamo nostalgia, ma non ricordiamo perché. Martina Stipi e Mario Piavoli, insieme ad altri amici dell’Associazione TörTör, hanno viaggiato in Senegal nel gennaio del 2021 per verificare la fattibilità di un centro socio-culturale. Questo libro nasce da quell’esperienza. Durante i sopralluoghi e gli incontri istantanea è stata l’attrazione per l’intensità e pluralità degli sguardi dell’umanità vitale, pacificata ed accogliente che abita questa terra. Individui che si muovono blandamente ma senza sosta in ogni via, vicolo, strada che viene attraversata. Corpi prevalentemente giovani, colorati ed armoniosi che animano con un certo contrasto lo spazio disseminato dal cemento grigio di un’urbanizzazione incombente e anarchica. Volti nei quali affiorano emozioni presenti, vissuti passati e respiri ancestrali. E’ venuto naturale interagire, dialogare con queste anime vaganti, dall’aria mite e curiosa. E di giocare a scambiare gesti, parole e a trattenere alcuni dei loro sguardi. Talvolta sono nate relazioni effimere, favorite dalla curiosità reciproca, dall’assenza di sovrastrutture e codici sociali che inibiscono rapporti spontanei e disinteressati. Rientrati in Italia, riguardando queste immagini, prevalentemente ritratti frontali nei quali lo sguardo in macchina e l’assenza dell’uso di un’ottica lunga testimoniano il consenso e la fiducia reciproca, ci siamo chiesti se si sarebbe potuto organizzarle in un libro ed arricchirle con dei testi. Emozioni, ricordi, proiezioni nel futuro e flussi di coscienza sono confluiti in una serie di brevi racconti immaginari narrati in prima persona. Pensieri e parole dal tono fiabesco che danno voce ai vari personaggi e che, pur in una dimensione soggettiva e fantastica, ripropongono un affresco delle tradizioni culturali africane.

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