Brescia Wind Orchestra
dirige il M° Davide Pozzali
coreografia corale, parole e interpretazione di Filippo Garlanda con i performers Dell’Associazione TorTor per i diritti dei rifugiati
MIGRATION
Io vorrei dirvi l’incanto, la bellezza e il male che fa, anche, alle volte, camminare. Vorrei dirvi del sogno, di fronte, e dell’inesorabile addio che batte nel cuore, l’inesorabile addio a tutto quello che c’era e che ora rimane, abbandonato, alle spalle. Vorrei dirvi di quando camminando si tiene in braccio un bambino e quello, cullato dal dondolare dei passi si addormenta, vorrei dirvi che questo accade fin dalla notte dei tempi (quando tutti eravamo nomadi pastori o cacciatori camminanti e dondolanti per praterie e montagne e lungo le valli) e che questo accade ancora, a ogni bambino nuovo che nasce e meravigliosamente si ricorda di questa antica abitudine umana. I piedi per camminare, gli occhi che incontrano altri occhi, le mani che portano scritti sul palmo i segni di quel che abbiamo vissuto. Da questi tre fondamenti di umanità ci siamo mossi per creare una partitura fisica che insieme alla musica suoni e risuoni nei piedi, negli occhi e nelle mani di chi ascolta. L’orchestra e i corpi dei dieci performer, che si muovono come coro muto negli spazi liberi della platea, raccontano di una migrazione, dei pericoli del viaggio per terra e per mare, della paura di chi arriva e di chi accoglie; della necessità, della ricchezza e della bellezza d’incontrare e ritrovarsi in un altro, della ricerca della propria terra.
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